Sta per diventare sempre più complicato trovare qualcuno che si chiami Olga o Héctor in Argentina. Sì, hai letto bene, alcuni nomi tradizionali potrebbero presto essere catalogati come “vintage”. Ma come è stato possibile arrivare a questa bizzarra previsione? Scopriamolo insieme.
In Argentina, la moda dei nomi sta per subire una vera e propria rivoluzione, e a dirlo non sono i fashion blogger ma un’analisi effettuata dall’intelligenza artificiale di WhatsApp, creata dalla compagnia Meta. Secondo questa tecnologia, esistono alcuni nominativi che corrono il rischio di sparire, proprio come le vecchie cassettes. Le conclusioni del sistema si basano sull’osservazione dei registri civili e su studi dei trend globali.
Ma quali sono questi nomi sul punto di estinguersi e per quale motivo rischiano di diventare obsoleti? Vediamone alcuni più da vicino.
Quali sono i nomi a rischio?
Pare che il nome Olga, dalle radici scandinave e che si traduce in “santa” o “sacra”, non sia più di gran moda. Negli anni ’30 e ’40, tutti volevano chiamare le proprie figlie così, ma oggi sembra che non faccia più girare la testa ai neo genitori. Il medesimo destino tocca a Héctor, che si porta dietro un’origine greca e il significato di “guardiano”. Era sulla cresta dell’onda negli anni ’50 e ’60, ma adesso sembra che sia scivolato nel dimenticatoio.
Non sta andando meglio a Graciela, dal latino “colei che ha grazia”, che per quanto incantevole, non sembra sopravvivere agli sfavillanti anni ’60 e ’70. E che dire di Roberto? Un tempo portava con sé una “fama brillante” grazie alle sue origini germaniche, ma dal ’30 al ’70 ha avuto un calo vistoso di popolarità. C’è anche Marta, dall’aramaico “signora”, che ha visto i suoi giorni di gloria nel XX secolo, per poi diventare quasi un’rarità oggi fra i più piccoli.
E adesso, cosa facciamo?
Chi non vuole che questi nomi cadano nell’oblio, secondo il consiglio della stessa intelligenza artificiale di WhatsApp, potrebbe valutare di trasmetterli alle nuove generazioni. Adottare uno di questi nomi come secondo nome può essere una strategia per tenere viva la storia e la tradizione familiare.
In fin dei conti, le mode vanno e vengono, e chissà che in un futuro non troppo lontano alcuni genitori non decidano di ridare nuova luce a questi vecchi classici. L’affascinante analisi portata avanti dall’intelligenza artificiale ci spinge a una piccola riflessione sul valore di questi nomi per la cultura e l’identità argentina.
“I nomi sono il riflesso della nostra cultura, ci raccontano da dove veniamo e, in qualche modo, dove stiamo andando”, così scriveva Umberto Eco, sottolineando l’importanza della nomenclatura nella nostra società. Oggi, l’intelligenza artificiale di WhatsApp ci offre uno spaccato sui cambiamenti culturali attraverso l’analisi dei nomi che rischiano di scomparire in Argentina.
Olga, Héctor, Graciela, Roberto, Marta: nomi che una volta risuonavano in ogni casa, oggi rischiano di diventare un’eco del passato. Questa evoluzione riflette non solo le tendenze globali ma anche un profondo cambiamento nelle identità culturali. La proposta dell’IA di preservare questi nomi come secondi nomi è un ponte tra passato e futuro, un modo per onorare le nostre radici mantenendo vivi i ricordi di chi ci ha preceduto.
In un mondo in rapido cambiamento, dove l’innovazione sembra spazzare via la tradizione, forse è proprio nel ricordo e nel rispetto dei nomi dei nostri antenati che possiamo trovare un ancoraggio. L’intelligenza artificiale, in questo contesto, diventa uno strumento per riflettere su ciò che stiamo perdendo e su come possiamo conservarlo.